La giunta leghista di Tosi e la tolleranza zero
Sabato 03 maggio 2008 , da Liberazione
di Laura Eduati
Tutto questo è accaduto in via Leoni, nel pieno centro di quella Verona che il sindaco Flavio Tosi vorrebbe perfetta e cioè senza immigrati clandestini, senza rom, senza turisti che bivaccano all'ombra dell'Arena mangiando un panino o vecchietti che schiacciano un pisolino sulla panchina.Nei giorni scorsi la giunta leghista ha persino proposto un regolamento per dare la precedenza negli asili nido ai figli delle coppie sposate, penalizzando le ragazze madri e le coppie conviventi o separate. Nella città utopica di Flavio Tosi, insomma, non c'è spazio per le irregolarità e verrà un giorno nel quale passeggerrano per le vie veronesi soltanto coppie bianche di cittadinanza italiana, sposate con figli, sorridenti e felici.In fondo la tolleranza zero del leghismo ultracristiano non è altro che questo, lo sforzo disperato di tornare ad una arcadia felice mai esistita. Ma nel tentativo di ricreare il villaggio perfetto, senza stranieri né gay né zingari né turisti scostumati, i sindaci leghisti come Tosi dimenticano che non possono eliminare le irregolarità made in Italy come questo terribile episodio di violenza irragionevole. Sappiamo quale sarà l'obiezione del leghista: «Perché mi devo accollare i crimini degli stranieri quando ho già i miei?». Obiezione accolta. Il problema sta nel fatto che Verona, dispiace per Tosi, non è una Arcadia felice perché i migranti vivono da 15 anni nel territorio, si sono integrati e lavorano. E peraltro esiste il divorzio e spesso nascono figli da coppie non sposate, come esistono turisti che, bontà loro, vorrebbero mangiare un panino mentre si rilassano in una delle piazze più belle d'Italia. Insomma, il caos che muove l'universo non smetterà mai di mangiucchiare l'oasi veronese. Non si tratta di tollerare la criminalità, bensì di non oltrepassare il buon senso delle cose. Quel buon senso secondo il quale se qualcuno delinque, siano ragazzi italianissimi o stranieri, viene punito dalla legge. Stupisce che, almeno fino a ieri sera, il sindaco Tosi non abbia rilasciato alcun commento sulla vicenda che ha coinvolto Nicola Tommasoli- Poco prima dell'aggressione, Tosi aveva chiesto al ministero dell'Interno 72 nuovi agenti delle forze dell'ordine per tutelare la sicurezza della città. Molto probabilmente saranno utili per prevenire i reati, ma sarebbe utile che nei discorsi pubblici venisse sottolineato che questi reati vengono commessi anche dagli italiani.
Articolo pubblicato anche sui seguenti siti e BLOG:
http://www.arcigayverona.orgSabato 03 maggio 2008 , da Liberazione
di Laura Eduati
Tutto questo è accaduto in via Leoni, nel pieno centro di quella Verona che il sindaco Flavio Tosi vorrebbe perfetta e cioè senza immigrati clandestini, senza rom, senza turisti che bivaccano all'ombra dell'Arena mangiando un panino o vecchietti che schiacciano un pisolino sulla panchina.Nei giorni scorsi la giunta leghista ha persino proposto un regolamento per dare la precedenza negli asili nido ai figli delle coppie sposate, penalizzando le ragazze madri e le coppie conviventi o separate. Nella città utopica di Flavio Tosi, insomma, non c'è spazio per le irregolarità e verrà un giorno nel quale passeggerrano per le vie veronesi soltanto coppie bianche di cittadinanza italiana, sposate con figli, sorridenti e felici.In fondo la tolleranza zero del leghismo ultracristiano non è altro che questo, lo sforzo disperato di tornare ad una arcadia felice mai esistita. Ma nel tentativo di ricreare il villaggio perfetto, senza stranieri né gay né zingari né turisti scostumati, i sindaci leghisti come Tosi dimenticano che non possono eliminare le irregolarità made in Italy come questo terribile episodio di violenza irragionevole. Sappiamo quale sarà l'obiezione del leghista: «Perché mi devo accollare i crimini degli stranieri quando ho già i miei?». Obiezione accolta. Il problema sta nel fatto che Verona, dispiace per Tosi, non è una Arcadia felice perché i migranti vivono da 15 anni nel territorio, si sono integrati e lavorano. E peraltro esiste il divorzio e spesso nascono figli da coppie non sposate, come esistono turisti che, bontà loro, vorrebbero mangiare un panino mentre si rilassano in una delle piazze più belle d'Italia. Insomma, il caos che muove l'universo non smetterà mai di mangiucchiare l'oasi veronese. Non si tratta di tollerare la criminalità, bensì di non oltrepassare il buon senso delle cose. Quel buon senso secondo il quale se qualcuno delinque, siano ragazzi italianissimi o stranieri, viene punito dalla legge. Stupisce che, almeno fino a ieri sera, il sindaco Tosi non abbia rilasciato alcun commento sulla vicenda che ha coinvolto Nicola Tommasoli- Poco prima dell'aggressione, Tosi aveva chiesto al ministero dell'Interno 72 nuovi agenti delle forze dell'ordine per tutelare la sicurezza della città. Molto probabilmente saranno utili per prevenire i reati, ma sarebbe utile che nei discorsi pubblici venisse sottolineato che questi reati vengono commessi anche dagli italiani.
Articolo pubblicato anche sui seguenti siti e BLOG:
http://arcigayverona.blogspot.com
http://familygayverona.blogspot.com
Lasciate un Commento
Commenti