Allenatrice del Lendinara era stata allontanata dalla squadra dopo il coming out. Ora la società licenzia il responsabile della discriminazione.
martedì 14 ottobre 2008 , di Il Mattino di Padova
LENDINARA. Le hanno chiesto scusa e le hanno chiesto di tornare. Non solo: hanno mandato via dalla società il dirigente che l’aveva licenziata. Ve la ricordate la storia dell’allenatrice della squadra femminile della Lendinarese esonerata con un sms perché omosessuale? Lei si chiama Luana Zanaga, ha 38 anni, padovana. Aveva lasciato la squadra denunciando al nostro giornale l’episodio. La società, colpita a freddo da questa vicenda (definita da Alessandro Zan, presidente veneto dell’Arcigay, «una cosa ignobile») si è riunita e ha deciso di prendere una posizione ufficiale: cacciato il dirigente che si era preso la libertà di licenziare l’allenatrice, e lettera aperta di distensione. Eccola in sintesi: «Il Gruppo dirigente della Lendinarese ringrazia Luana Zanaga per il senso di responsabilità e per l’amore per i colori biancorossi dimostrati con il nobile gesto di rinuncia della guida tecnica della formazione femminile di Serie D. La Lendinarese riconosce la eccelsa professionalità tecnica di Luana Zanaga. I dirigenti e le giocatrici esprimono piena solidarietà a Luana Zanaga per il suo impegno civile, attraverso il quale ha saputo accendere i riflettori e la sensibilità della pubblica opinione sul problema sociale della omofobia. La nostra società sportiva è da sempre rispettosa delle varie diversità siano esse religiose, razziali, sociali o di tendenza sessuale e non tollereremo mai alcun tipo di discriminazione. La Lendinarese è moralmente al fianco di Luana Zanaga nella sua campagna antidiscriminazione. Esprimiamo inoltre un plauso nei confronti di Olga Brusco capitano della squadra femminile che ha saputo con sensibilità e caparbietà ridare coesione e fiducia ad un gruppo di ragazze frammentato e demotivato. La più grande vittoria sportiva della Lendinarese e pensiamo anche di Luana Zanaga è stata quella di aver schierato al completo la squadra femminile nell’incontro di campionato disputato domenica a Padova».«Le abbiamo chiesto di tornare», dicono in società, «ma per il momento Luana ha detto di no: noi l’aspettiamo, se vorrà un giorno tornare». E intanto il dirigente che l’aveva esonerata con un sms («questa società è pulita e non ha al suo interno drogati o omosessuali», era più o meno il testo) è stato a sua volta mandato via.
IL CASO. Luana Zanaga avvisata sul telefonino
Un sms: «Non vogliamo drogati e lesbiche»
PADOVA. Luana Zanaga è padovana, ha 38 anni, e di mestiere fa il poliziotto.
Ex calciatrice (è arrivata in serie A) si è da qualche anno dedicata alla preparazione atletica e specializzata in allenatrice. Era fino alla settimana scorsa in serie D con la Lendinarese: il dirigente responsabile della squadra femminile, di propria iniziativa, ha deciso di esonerarla sostenendo, in un sms, che la società non accettava «drogati e omosessuali». La vicenda ha creato una frattura tra le giocatrici: per qualche giorno si è temuto addirittura il ritiro della squadra dal campionato. Luana Zanaga è lesbica dichiarata, e tutte le giocatrici lo sapevano: tuttavia la cosa non ha mai creato problemi di alcun genere. «Sono disposta a metterci una pietra sopra, perchè la cosa più importante è il bene della squadra che ha tutti i mezzi per essere promossa di categoria», aveva comunque detto Luana Zanaga dopo il clamoroso «licenziamento». Quell’improvviso esonero, oltre tutto, era arrivato senza averlo prima concordato con la presidenza e l’intera dirigenza della Lendinarese. Che, con un comunicato diffuso ieri, ha difeso l’ex allenatrice e deciso di allontanare il dirigente che l’aveva licenziata.
martedì 14 ottobre 2008 , di Il Mattino di Padova
LENDINARA. Le hanno chiesto scusa e le hanno chiesto di tornare. Non solo: hanno mandato via dalla società il dirigente che l’aveva licenziata. Ve la ricordate la storia dell’allenatrice della squadra femminile della Lendinarese esonerata con un sms perché omosessuale? Lei si chiama Luana Zanaga, ha 38 anni, padovana. Aveva lasciato la squadra denunciando al nostro giornale l’episodio. La società, colpita a freddo da questa vicenda (definita da Alessandro Zan, presidente veneto dell’Arcigay, «una cosa ignobile») si è riunita e ha deciso di prendere una posizione ufficiale: cacciato il dirigente che si era preso la libertà di licenziare l’allenatrice, e lettera aperta di distensione. Eccola in sintesi: «Il Gruppo dirigente della Lendinarese ringrazia Luana Zanaga per il senso di responsabilità e per l’amore per i colori biancorossi dimostrati con il nobile gesto di rinuncia della guida tecnica della formazione femminile di Serie D. La Lendinarese riconosce la eccelsa professionalità tecnica di Luana Zanaga. I dirigenti e le giocatrici esprimono piena solidarietà a Luana Zanaga per il suo impegno civile, attraverso il quale ha saputo accendere i riflettori e la sensibilità della pubblica opinione sul problema sociale della omofobia. La nostra società sportiva è da sempre rispettosa delle varie diversità siano esse religiose, razziali, sociali o di tendenza sessuale e non tollereremo mai alcun tipo di discriminazione. La Lendinarese è moralmente al fianco di Luana Zanaga nella sua campagna antidiscriminazione. Esprimiamo inoltre un plauso nei confronti di Olga Brusco capitano della squadra femminile che ha saputo con sensibilità e caparbietà ridare coesione e fiducia ad un gruppo di ragazze frammentato e demotivato. La più grande vittoria sportiva della Lendinarese e pensiamo anche di Luana Zanaga è stata quella di aver schierato al completo la squadra femminile nell’incontro di campionato disputato domenica a Padova».«Le abbiamo chiesto di tornare», dicono in società, «ma per il momento Luana ha detto di no: noi l’aspettiamo, se vorrà un giorno tornare». E intanto il dirigente che l’aveva esonerata con un sms («questa società è pulita e non ha al suo interno drogati o omosessuali», era più o meno il testo) è stato a sua volta mandato via.
IL CASO. Luana Zanaga avvisata sul telefonino
Un sms: «Non vogliamo drogati e lesbiche»
PADOVA. Luana Zanaga è padovana, ha 38 anni, e di mestiere fa il poliziotto.
Ex calciatrice (è arrivata in serie A) si è da qualche anno dedicata alla preparazione atletica e specializzata in allenatrice. Era fino alla settimana scorsa in serie D con la Lendinarese: il dirigente responsabile della squadra femminile, di propria iniziativa, ha deciso di esonerarla sostenendo, in un sms, che la società non accettava «drogati e omosessuali». La vicenda ha creato una frattura tra le giocatrici: per qualche giorno si è temuto addirittura il ritiro della squadra dal campionato. Luana Zanaga è lesbica dichiarata, e tutte le giocatrici lo sapevano: tuttavia la cosa non ha mai creato problemi di alcun genere. «Sono disposta a metterci una pietra sopra, perchè la cosa più importante è il bene della squadra che ha tutti i mezzi per essere promossa di categoria», aveva comunque detto Luana Zanaga dopo il clamoroso «licenziamento». Quell’improvviso esonero, oltre tutto, era arrivato senza averlo prima concordato con la presidenza e l’intera dirigenza della Lendinarese. Che, con un comunicato diffuso ieri, ha difeso l’ex allenatrice e deciso di allontanare il dirigente che l’aveva licenziata.
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