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Questa notte a Porta a Porta Piero Fassino ha sottolineato, riferendosi al referendum sui matrimoni gay in California, che il suo partito non ha mai presentato in Italia una simile proposta e mai lo farà.
Giungono poi le prese di posizioni del senatore Stefano Ceccanti, che spiega come il voto cattolico abbia fatto vincere Obama e consentito che provvedimenti estremisti come i matrimoni gay in California non siano stati approvati.
Consigliamo agli esponenti del PD di respirare profondo, e leggere bene i dati, scopriranno così che nella moderata America, in diversi stati a grande presenza cattolica sono passate proposte come l’utilizzo delle droghe leggere per fini terapeutici, la legalizzazione dell’aborto, la negazione del riconoscimento dello status giuridico dell’embrione.
Interpretare a propri fini un voto complesso di un paese–continente, dove convivono diverse culture e convincimenti, è come sempre un’operazione provincialmente smodata. La verità è che non si perde occasione, a titolo personale, di dimostrare quanto il PD sia moderato, non simpatetico con le posizioni del movimento lgbt italiano, quanto vicino alle richieste della gerarchia cattolica.
La differenza tra i Democratici americani e quelli italiani salta agli occhi: Barack Obama si è più volte speso pubblicamente rispetto alle richieste dei cittadini gay e lesbiche. Invece lo stillicidio di prese di posizione da parte di dirigenti PD sottolineano corali, personali prese di distanza.
Ricordiamo, infine, che in diversi Stati, Distretti e città americane alle coppie omosessuali, grazie all’impegno dei Democratici, sono riconosciuti diritti e doveri, mentre il PD non si sa esattamente quale posizione voglia adottare.
Aurelio Mancuso presidente nazionale Arcigay
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