Care amiche,
Mi chiamo Daiana, sono una studentessa iraniania nata in Itlaia da genitori Iraniani, di sinistra, dissidenti politici appartenenti al movimento dei Mujaheddin del popolo per capirci, fuggiti dalla Repubblica Islamica nel 1981.
Vi dico ciò, perchè anche grazie alla storia e al vissuto della mia famiglia, ero convinta fino all'altro giorno che comunque l'Italia fosse un paese libero.
Come donna e soprattutto come lesbica credevo che questo paese mi rispettasse e soprattutto mi volesse proteggere.
Questa illusione mi è crollata di colpo l'altro giorno dopo il terribile voto che c'è stato alla Camera dei deputati che ha respinto la proposta di legge contro l'Omofobia.
Oggi noi persone lgbt non siamo nulla, cadaveri ambulanti, spettri nella notte.
Sono molto arrabbiata, una rabbia interiore che non riesco a buttare fuori, avrei voglia di urlare, di piangere, ma a cosa servirebbe? Ho comunque intenzione di non stare zitta e d'ora in poi mi presenterò in tutte le occasioni sociali della mia vita con un simbolo evidente e visibile del mio dissenso e protesta contro questo paese che credevo libero e tollerante. Mi farò fare una spilla o metterò una maglietta rigorosamente nera con degli slogan contro l'omofobia di questa brutta Italia.
Qualche anno fa, facevo parte delle Donne in nero, un gruppo di donne che per protestare contro la guerra, le violenze, gli stupri subiti da noi donne in tutto il mondo, vestono di nero e organizzano sit-in ed iniziative di protesta.
Il nero; questo non-colore che nel paese d'origine della mia famiglia viene imposto alle donne per sottometterle e considerarle di serie B dal potere maschilista-teocratico, un non-colore chè è stato il simbolo del fascismo e rappresenta la morte in tantissime culture.
Ma noi dobbiamo usarlo come colore di lotta contro ogni forma di oppressione e omofobia.
Perciò care amiche, vi invito a rilanciare la protesta e a non stare zitte, come donne, come lesbiche, anche in poche, come facevamo noi donne in nero. Donne in nero contro l'Omofobia.
Daiana
Studentessa, lesbica fantasma
Mi chiamo Daiana, sono una studentessa iraniania nata in Itlaia da genitori Iraniani, di sinistra, dissidenti politici appartenenti al movimento dei Mujaheddin del popolo per capirci, fuggiti dalla Repubblica Islamica nel 1981.
Vi dico ciò, perchè anche grazie alla storia e al vissuto della mia famiglia, ero convinta fino all'altro giorno che comunque l'Italia fosse un paese libero.
Come donna e soprattutto come lesbica credevo che questo paese mi rispettasse e soprattutto mi volesse proteggere.
Questa illusione mi è crollata di colpo l'altro giorno dopo il terribile voto che c'è stato alla Camera dei deputati che ha respinto la proposta di legge contro l'Omofobia.
Oggi noi persone lgbt non siamo nulla, cadaveri ambulanti, spettri nella notte.
Sono molto arrabbiata, una rabbia interiore che non riesco a buttare fuori, avrei voglia di urlare, di piangere, ma a cosa servirebbe? Ho comunque intenzione di non stare zitta e d'ora in poi mi presenterò in tutte le occasioni sociali della mia vita con un simbolo evidente e visibile del mio dissenso e protesta contro questo paese che credevo libero e tollerante. Mi farò fare una spilla o metterò una maglietta rigorosamente nera con degli slogan contro l'omofobia di questa brutta Italia.
Qualche anno fa, facevo parte delle Donne in nero, un gruppo di donne che per protestare contro la guerra, le violenze, gli stupri subiti da noi donne in tutto il mondo, vestono di nero e organizzano sit-in ed iniziative di protesta.
Il nero; questo non-colore che nel paese d'origine della mia famiglia viene imposto alle donne per sottometterle e considerarle di serie B dal potere maschilista-teocratico, un non-colore chè è stato il simbolo del fascismo e rappresenta la morte in tantissime culture.
Ma noi dobbiamo usarlo come colore di lotta contro ogni forma di oppressione e omofobia.
Perciò care amiche, vi invito a rilanciare la protesta e a non stare zitte, come donne, come lesbiche, anche in poche, come facevamo noi donne in nero. Donne in nero contro l'Omofobia.
Daiana
Studentessa, lesbica fantasma
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